La notizia del blocco del sito del ministero, che dovrebbe gestire la procedura di scelta delle scuole per i precari inseriti nelle graduatorie di supplenza di II e III fascia, è rimbalzata su tutti i giornali. La Cisl Scuola e altre organizzazioni segnalavano da settimane al Miur i problemi e il malfunzionamento del sistema informatico. Per questo motivo, Cisl Scuola ha insistito per una proroga dei termini di scadenza della procedure. “In queste condizioni, dilazionare i termini è purtroppo una scelta obbligata”, ha scritto ieri in una nota Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola.
La ministra Fedeli invece non prospetta passi indietro. Ci sarà una proroga?, le ha chiesto Stefania Piras, giornalista del Messaggero. “No, siamo già al 30% delle domande smaltite, c’è tutto il tempo fino al 25 luglio”, ha risposto Valeria Fedeli. Le 700mila persone che hanno provato a fare domanda sono rilevanti: “Gli aspiranti supplenti di queste ore acquisiranno diritti?”. La ministra spiega: “I 400 milioni di euro stanziati in finanziaria ci servono per trasformare organico di fatto in organico di diritti. Ma supereremo il dato strutturale delle supplenze”.
La ministra ha anche parlato di abbandono scolastico (al 14%), di edilizia scolastica (stanziati 9,5 miliardi dal 2014) e sullo stipendio degli insegnanti ha detto: “Hanno bisogno del rinnovo del contratto. Sono passati otto anni!” Otterranno quindi il rinnovo e l’aumento in busta paga?. “Assolutamente – ha garantito Fedeli – abbiamo già due accordi sindacali stipulati durante il governo precedente. Partiamo da lì. Diamo riconoscimento sociale ed economico a queste persone”.
L’intervista al Messaggero si chiude sui problemi legati alla legge 104 e ai trasferimenti. Risponde la ministra: “Per garantire il diritto vanno sanzionati gli abusi e ci saranno controlli e monitoraggi su questo”.