Quota 100, scopri se puoi usufruirne e se ti conviene
L’INAS, il Patronato della CISL che svolge in ogni territorio un servizio alle lavoratrici e ai lavoratori in particolare sul versante dell’assistenza e della previdenza, è pronto a fornire la necessaria consulenza a quanti intendono conoscere meglio le opportunità offerte dalle nuove disposizioni sulle pensioni (cosiddetta “quota 100”) contenute nel decreto collegato alla legge di stabilità, approvato venerdì dal Consiglio dei ministri. Ricordiamo che anche per il personale della scuola è possibile, in presenza dei nuovi requisiti stabiliti dal decreto, presentare la domanda di accesso al trattamento di pensione entro il 28 febbraio 2019.
Di seguito, una sintesi delle novità in materia previdenziale elaborate dall’INAS, in attesa della pubblicazione del decreto in gazzetta ufficiale.
Pensioni quota 100: come funziona
Quota 100 verrà avviata in via sperimentale tra il 2019 e il 2021.
Pensioni quota 100: a chi spettano
Le pensioni quota 100 spettano agli iscritti alle seguenti gestioni previdenziali obbligatorie gestite dall’Inps:
- assicurazione generale obbligatoria (Ago) (Fondo pensione lavoratori dipendenti e gestioni separate dei lavoratori autonomi) e gestione separata
- forme esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria (ex Inpdap, ex Ipost, ex Ferrovie)
- forme sostitutive dell’assicurazione generale obbligatoria (ex Enpals, ex fondi speciali Inps)
Per andare in pensione anticipata con quota 100 è necessario avere:
- almeno 62 anni di età
- anzianità contributiva pari ad almeno 38 anni. Se si è iscritti a più gestioni previdenziali e non si riceve la pensione da una di queste, il requisito di anzianità contributiva richiesto per quota 100 può essere raggiunto anche attraverso il cumulo gratuito, sommando cioè i contributi maturati nelle varie gestioni.
Pensioni quota 100: le decorrenze
Le decorrenze delle pensioni quota 100 cambia se il lavoratore ha maturato i requisiti prima o dopo il 31 dicembre 2018 e in base al settore privato o pubblico:
- entro il 31 dicembre 2018, 1° aprile per i privati e 1° agosto per i pubblici
- dopo il 31 dicembre 2018, dopo 3 mesi o 6 mesi dalla maturazione dei requisiti
Le pensioni quota 100 non sono cumulabili con redditi da lavoro dipendente o autonomo, dal primo giorno di decorrenza e fino al raggiungimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia. Sono invece cumulabili con i redditi da lavoro autonomo occasionale, per un massimo di 5.000 € lordi annui.
Pensione anticipata
Sul requisito contributivo previsto per la pensione anticipata non saranno applicati gli adeguamenti alla speranza di vita dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2026 e viene introdotta una decorrenza mobile di 3 mesi.
Opzione donna
Viene ripristinata la pensione anticipata con l’opzione donna (calcolata con il sistema contributivo).
Pensioni precoci
Al requisito contributivo ridotto (41 anni di contributi) richiesto a coloro che accedono alle pensioni precoci non viene più applicato l’incremento relativo all’adeguamento alla speranza di vita precedentemente fissato dal 2019 e dal 2021. L’accesso alle pensioni precocipotrà avvenire soltanto dopo 3 mesi dalla data di raggiungimento dei requisiti.
Ape sociale
L’ape sociale è stato prorogato per il 2019. I lavoratori potranno ottenerlo con stessi requisiti e condizioni già previsti.
Prescrizione dei contributi per i dipendenti pubblici
Viene posticipata al 31 dicembre 2021 la prescrizione quinquennale dei contributi dei dipendenti del pubblico impiego.
Riscatto dei vuoti contributivi
In via sperimentale per il triennio 2019 – 2021, gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive e alla gestione separata Inps dal 1° gennaio 1996 (per i quali la pensione verrà calcolata esclusivamente con il sistema contributivo), che non sono già titolari di pensione, possono riscattare periodi privi di contribuzione, a condizioni agevolate.