Prova conclusiva per gli assunti da GPS, informativa sul decreto ministeriale. Rimuovere un inutile accanimento valutativo
Si è svolto venerdì 16 dicembre l’incontro di informativa sul decreto ministeriale che prevede, per lo svolgimento della prova finale cui devono essere sottoposti i docenti assunti da GPS di I fascia (comma 4 dell’articolo 59 del DL 73/2021), la possibilità di far confluire in un’unica sede candidati provenienti da diverse regioni al fine di contenere il numero delle commissioni di valutazione da costituire.
Com’è noto, le assunzioni da GPS di I fascia sono avvenute quest’anno solo sui posti di sostegno, ma sono numerosi i docenti assunti del 2021/2022, anche su posto comune, che devono ancora completare il percorso previsto da questa procedura di reclutamento a seguito di rinvio motivato del loro periodo di prova.
La bozza di decreto presentata alle organizzazioni sindacali prevede l’aggregazione in una stessa sede di aspiranti provenienti da regioni diverse: in molti casi, per l’esiguo numero che si registra in alcune classi di concorso, i docenti interessati dovranno sobbarcarsi spostamenti molto lunghi, dovendosi recare addirittura dalla parte opposta della penisola per sostenere la prova.
Per gli assunti sul sostegno nell’a.s 2022/23 gli accorpamenti di aspiranti su diversa regione sono previsti qualora non si raggiunga, in una stessa regione, il numero di 150 docenti.
La CISL Scuola ha ribadito anzitutto il proprio giudizio fortemente negativo su quanto previsto dalla norma, che impone un’ulteriore esame dopo che il docente, già sottoposto a valutazione da parte di chi ne ha potuto seguire direttamente l’attività di lavoro, ha superato positivamente il periodo di prova. Si tratta in sostanza di un “accanimento valutativo” del tutto inutile, che peraltro, come dimostra anche la discussione della bozza di decreto, comporta notevoli difficoltà organizzative per l’Amministrazione oltre che disagi di non poco conto e costi rilevanti per gli interessati. Tale giudizio, già espresso lo scorso anno e al quale avevano fatto seguito tentativi, purtroppo infruttuosi, di ottenere una correzione della norma in Parlamento, è ancor più motivato quest’anno, in quanto tutti i neoassunti, compresi quelli da GPS, saranno chiamati a sostenere, nell’ambito del periodo di prova, il test finale previsto dal DL 36 di riforma del reclutamento.
Da qui la proposta, che l’Amministrazione ha affermato di condividere, di sostenere un emendamento in sede legislativa al fine di “riassorbire” la prova finale degli assunti ex comma 4 nel test finale già previsto dal DL 36. La CISL Scuola ha chiesto in subordine, qualora la modifica del quadro normativo non risultasse praticabile, che sia prevista anche quest’anno la possibilità di sostenere la prova in modalità telematica per coloro che saranno assegnati a commissione di valutazione in regione diversa. L’Amministrazione si è riservata di decidere in merito.