Per la scuola un rilancio che superi le logiche emergenziali. Ivana Barbacci su “Tuttoscuola” di dicembre
“Una partecipazione attiva di tutte le componenti politiche e sociali in un’ottica strutturale e non emergenziale, declinata sullo sviluppo qualitativo del sistema educativo“. È l’auspicio che Ivana Barbacci, segretaria generale della CISL Scuola, formula in un’intervista curata da Alfonso Rubinacci per il numero di dicembre dell’edizione “cartacea” della rivista Tuttoscuola.
Giudizio sospeso (“troppo presto per fare valutazioni“) nei confronti del Governo e del Ministro Valditara, di cui si apprezza la tempestività nell’aprirsi al confronto con i sindacati. Confermate le peplessità sulla scelta della nuova denominazione per il Ministero (“avrei preferito recuperare l’aggettivo ‘pubblica’, che molti temono – sbagliando – sia sinonimo di statale“), la pandemia come la questione più difficile da affrontare negli ultimi tempi (“il modo in cui il personale della scuola ha affrontato quell’emergenza mi fa essere orgogliosa di rappresentarne una porzione così ampia“).
Giovani e lavoro come temi su cui spendere prioritariamente l’impegno del sindacato e su cui rivendicare una centralità a livello politico più generale. Il lavoro, che resta il principale fattore di inclusione sociale, è per il Paese “il problema” più importante, che tale continua a rimanere nonostante la Costituzione lo ponga come fondamento della Repubblica.