Pareri del CSPI sulla “procedura straordinaria GPS”, sulla “chiamata veloce DSGA” e sul “sistema integrato 0-6 nella scuola slovena”
Nell’adunanza plenaria svoltasi oggi, 29 luglio, in modalità telematica nel rispetto delle misure governative concernenti l’emergenza sanitaria, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso, sempre con voto unanime, tre pareri su:
- schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante “Procedura straordinaria in attuazione dell’articolo 59, commi da 4 a 9, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73“;
- schema di decreto concernente la “Procedura assunzionale dei Direttori dei servizi generali e amministrativi per chiamata di cui all’articolo 32-ter, commi 2, 3 e 4 del decreto-legge 14 agosto 2020 n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126“;
- schema di decreto del Ministro dell’istruzione concernente le “Modalità di attuazione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni per i servizi educativi e le scuole dell’infanzia con lingua di insegnamento slovena e bilingue sloveno-italiano del Friuli Venezia Giulia ai sensi dell’articolo 14, comma 7, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65“.
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Il CSPI, nella premessa del primo parere (riguardante la procedura straordinaria GPS prevista dal decreto “sostegni bis“)
- ritiene che sia necessario individuare per il futuro – anche attraverso il confronto nello specifico “Tavolo” istituito con il “Patto per la Scuola” – modalità di reclutamento omogenee ed univoche del personale docente, anche in considerazione del susseguirsi, negli ultimi mesi, di bandi con modalità differenti e contrapposte fra di loro;
- invita il Ministero dell’Istruzione ad avviare su ciò una proficua riflessione al fine di definire, in tempi brevi, un sistema ordinario che dia certezze di programmazione per la preparazione ai candidati, approdando ad una riforma del reclutamento che metta al centro la formazione con percorsi strutturati abilitanti;
- osserva, nel merito del decreto che “il meccanismo delle due fasi di valutazione, quella del Comitato di Valutazione della scuola e quella della Commissione esterna, può assumere profili problematici. In considerazione del fatto che DS e tutor hanno elementi concreti relativi al lavoro svolto sul campo, occorrerebbe valorizzare, pertanto, il ruolo del Comitato di Valutazione della scuola, almeno attribuendo al suo giudizio un peso significativo che sia il punto di partenza della valutazione di competenza della Commissione“;
- ritiene che sarebbe opportuno togliere – all’art. 8 del documento – i riferimenti ai programmi dei concorsi ordinari e inserire solo quelli relativi alle Indicazioni Nazionali con l’obiettivo di uniformare i due “momenti” di valutazione e superamento dell’anno di prova.
Segue la consueta e puntuale disamina dell’articolato con le modifiche avanzate.
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Riguardo il secondo parere (la cosiddetta “chiamata veloce” dei DSGA), il CSPI
- sottolinea che il “decreto ministeriale in discussione – ancorché convocato con carattere di urgenza – sarà operativo, a norma di legge, dal 1° settembre 2022“;
- rileva che la misura in questione ha dimostrato già in precedenti applicazioni riservate ai docenti la sua inefficacia, destinata pertanto con molta probabilità a replicarsi anche nella procedura in questione;
- segnala – considerate le circa 2.000 sedi scolastiche prive di titolari a causa della ventennale mancanza di indizione dei concorsi ordinari – l’opportunità dell’emanazione di più urgenti misure relative a) alla procedura concorsuale riservata finalizzata alle immissioni in ruolo degli assistenti amministrativi “facenti funzione” di DSGA con tre anni di attività nel ruolo; b) alla revisione delle procedure concorsuali che evitino il fallimento già registrato in molte situazioni regionali (posti rimasti vacanti a conclusione dei percorsi selettivi) e valorizzino l’esperienza e la professionalità di chi già ricopre il profilo di assistente amministrativo.
In relazione al testo del decreto, il CSPI non avanza osservazioni o richieste di modifica.
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Circa il terzo parere il CSPI
- dichiara la conformità dello schema di decreto alle norme in materia di tutela del diritto all’istruzione in lingua slovena a partire della prima infanzia per i cittadini italiani appartenenti alla suddetta minoranza presente in Friuli Venezia Giulia;
- sottolinea che, al contempo, il testo promuove anche lo sviluppo di un modello educativo bilingue rivolto alla prima età evolutiva, che ad avviso della letteratura scientifica è il periodo migliore per realizzare un’educazione plurilingue;
- suggerisce, quanto prima, nell’ottica dell’istituzione di detto sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni, l’attivazione di percorsi universitari qualificanti in Scienze della Formazione Primaria e in Scienze dell’Educazione della Formazione presso le Università del Friuli Venezia Giulia, che garantiscano i tirocini obbligatori ed il supporto di tutor qualificati, con conoscenza della lingua slovena.