Parere CSPI su due decreti riguardanti la scuola secondaria: modifiche allo Statuto degli Studenti e alla disciplina della valutazione del comportamento
Nell’adunanza plenaria svoltasi ieri, 31 gennaio, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso a maggioranza parere favorevole, alla luce delle osservazioni proposte, su due schemi di decreto concernenti
- le «Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria»;
- le «Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169».
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Nel primo parere il CSPI
- ricorda che sullo “Statuto” (il dPR 249, emanato nel 1998 e modificato nel 2007) interviene ora il provvedimento in esame alla luce di quanto previsto dalla legge 150/2024 con l’obiettivo principale di riformare l’istituto dell’allontanamento temporaneo della studente dalla scuola per un periodo non superiore a quindici giorni;
- afferma – in considerazione dei dati che delineano la sempre maggiore diffusione dei fenomeni di violenza, in tutte le sue forme, anche discriminatorie, dei discorsi di odio, dell’uso e dell’abuso di alcol e sostanze stupefacenti – l’importanza che le misure volte a contrastarli siano accompagnate da interventi educativi, anche con il supporto di esperti e da azioni di informazione e prevenzione;
- ritiene importante evidenziare che i provvedimenti non hanno un valore sanzionatorio, ma educativo e che le istituzioni scolastiche, nell’attuare gli stessi, debbano mettere in campo progetti di Educazione civica che, coinvolgendo le studentesse e gli studenti in esperienze che per loro abbiano senso, li stimolino a diventare protagonisti attivi facendo esperire le regole di comportamento in contesti reali come nel gruppo classe, nella comunità scolastica e con i docenti e tutto il personale della scuola;
- sottolinea, in particolare, in materia di bullismo e cyberbullismo, il maggior impegno delle istituzioni scolastiche in azioni atte a predisporre le condizioni necessarie per garantire l’individuazione di tali comportamenti;
- evidenzia le principali novità, anche procedurali, sotto il profilo delle sanzioni disciplinari (sospensione dalle lezioni fino a due giorni; periodo di allontanamento compreso tra tre e quindici giorni);
- rileva che le sanzioni sono adottate sulla base del Regolamento di Istituto, a garanzia dell’omogeneità, dell’equità e della trasparenza, e comportano l’allontanamento dalle lezioni e non più dall’intera comunità scolastica, comunità che si fa carico, nell’ambito dell’autonomia e del modello organizzativo adottato, di individuare attività di approfondimento o di cittadinanza attiva e solidale, in raccordo con strutture, Associazioni e Enti del Terzo Settore, che si auspica possano restituire agli studenti il senso di appartenenza a detta comunità e la consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri;
- ritiene necessario che le istituzioni scolastiche siano dotate di adeguate risorse economiche che consentano la piena attuazione delle azioni e l’effettivo raggiungimento degli obiettivi previsti;
- suggerisce, altresì, di indicare anche eventuali altre figure per realizzare le attività progettate dall’istituzione scolastica da far svolgere agli studenti allontanati dalle lezioni, in quanto potrebbe non esserci la disponibilità dei docenti dell’organico dell’autonomia già occupati in altre attività;
- ritiene opportuno che l’emanazione del provvedimento sia accompagnata da una nota ministeriale di chiarimento e di illustrazione delle modifiche, delle modalità e delle tempistiche, prevedendo altresì l’attivazione di interventi formativi adeguati per il personale scolastico interessato (docenti e dirigenti scolastici).
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Nel secondo parere il CSPI
- ricorda che il provvedimento esaminato introduce una serie di modifiche e integrazioni al dPR 122/2009, con l’obiettivo di aggiornare la disciplina sulla valutazione del comportamento di studentesse e studenti alla luce della già citata legge 150/2024;
- richiama che “la valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado [..] si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare”;
- sottolinea che la valutazione del comportamento è strettamente connessa con le modificazioni apportate allo “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”;
- rammenta che la valutazione del comportamento riflette pienamente i valori e gli obiettivi educativi e formativi che la scuola si propone di promuovere, sottolineando comunque che la responsabilità disciplinare è personale e che nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione delle discipline;
- ritiene positiva la disposizione per cui il voto di comportamento, attribuito in sede di scrutinio finale, debba riferirsi all’intero anno scolastico in quanto implica una valutazione basata su un’osservazione continuativa;
- evidenzia le novità annunciate rispetto all’assegnazione del voto di condotta: 1) nella valutazione periodica, in caso di attribuzione di un voto di comportamento inferiore a sei decimi, è previsto il coinvolgimento dello studente in attività finalizzate all’approfondimento delle tematiche di cittadinanza attiva e solidale; 2) in sede di scrutinio finale per lo studente che riporta un voto di comportamento pari a sei decimi è previsto che il Consiglio di Classe sospenda il giudizio di ammissione alla classe successiva, anche in presenza di valutazioni positive in tutte le discipline, assegnando la predisposizione di un elaborato critico su tematiche inerenti alla cittadinanza attiva e solidale. La mancata presentazione dell’elaborato entro la data prevista, e comunque prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, ovvero l’esito non positivo dell’elaborato stesso, determina la non ammissione dello studente alla classe successiva; 3) in sede di scrutinio finale, l’attribuzione da parte del Consiglio di Classe, con deliberazione motivata, di un voto di comportamento inferiore a sei decimi comporta la non ammissione alla classe successiva;
- chiede di valutare l’opportunità di valutare ai fini di una maggiore chiarezza, anche attraverso una nota di accompagnamento, le responsabilità e/o le figure deputate all’attuazione del processo, con particolare riferimento alla valutazione dell’approfondimento e dell’elaborato critico su tematiche inerenti alla cittadinanza attiva e solidale;
- evidenzia altresì la necessità di chiarire le modalità di valutazione dei percorsi assimilabili ai PCTO per i candidati interni ed esterni, anche ai fini dell’ammissione agli esami di Stato per il secondo ciclo di istruzione, ritenendo necessario accompagnare le istituzioni scolastiche nel percorso di valutazione degli esiti delle attività dei PCTO e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari.