Metodologia CLIL, coinvolte anche infanzia, primaria e primo ciclo
È stato pubblicato in data 28 giugno, sul sito del Ministero dell’Istruzione, il decreto dipartimentale prot. 1511 del 23 giugno 2022 che disciplina i corsi di perfezionamento per la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Il Decreto contiene importanti novità circa l’estensione di tale metodologia anche nella scuola dell’infanzia, nel primo ciclo e negli istituti Professionali. Si prevede infatti l’accesso ai corsi metodologici CLIL non solo ai docenti di discipline non linguistiche della Scuola secondaria di secondo grado (Istituti professionali compresi), ma anche a quelli della Scuola secondaria di primo grado nonché a tutti gli insegnanti della Scuola dell’infanzia e primaria, purché in possesso del prescritto livello di competenze linguistico comunicative.
Questo ampliamento della platea di riferimento, estesa fino a comprendere il primo segmento del percorso d’istruzione, è volto a incrementare per tutte le alunne e gli alunni le opportunità di apprendimento delle lingue straniere, certamente rafforzate dal ricorso a questa metodologia.
I corsi di perfezionamento (20 CFU) verranno realizzati da università statali e non statali, comprese le Università telematiche, in possesso dei requisiti previsti dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca 30 settembre 2011 recante “Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina, non linguistica, in lingua straniera nelle scuole”. Gli atenei saranno scelti attraverso appositi bandi emanati dal Ministero dell’Istruzione, con l’eventuale collaborazione di INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).I corsi potranno essere organizzati anche tramite apposite convenzioni tra Uffici Scolastici Regionali, Università e altri soggetti interessati. Per l’accesso ai corsi, il docente deve essere in possesso di competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento (QCER) per la lingua straniera oggetto del corso.
I docenti destinatari dei corsi saranno individuati dagli Uffici Scolastici Regionali sulla base dei criteri specificati nel punto “e” degli Allegati A e B del decreto.
Le attività formative previste dai corsi di perfezionamento sono valutate in trentesimi. Per accedere all’esame finale, i corsisti devono aver conseguito valutazioni pari o superiori a 18/30 in tutte le attività programmate. E’ ammesso un numero di assenze non superiore al 20% del monte ore complessivo. Superano l’esame orale i corsisti che conseguono una valutazione pari o superiore a 18/30. La valutazione finale, espressa in trentesimi, risulta dalla media dei punteggi ottenuti nelle attività formative e dal punteggio ottenuto nell’esame orale.