Maturità 2020, torna la traccia di storia, addio alle buste
Arrivano di nuovo modifiche all’Esame di Maturità, soprattutto dopo le proteste unanimi dal mondo della cultura e degli intellettuali sull’eliminazione, lo scorso anno, della traccia del tema di storia.
L’impianto della maturità resta uguale con le due prove scritte e il colloquio, con la valutazione dei crediti scolastici degli ultimi tre anni delle superiori, per un massimo di 40 punti su 100, e con quella delle prove d’esame tramite le griglie di valutazione. Cambiano due aspetti:
– Viene reintrodotto il tema di storia;
– Vengono introdotte modifiche all’ avvio del colloquio che, lo scorso anno, prevedeva da parte del candidato l’estrazione di una busta da cui prendere le mosse per la prova orale.
Nei prossimi giorni sarà inviata a tutti le scuole la circolare per la maturità, che recepisce le nuove disposizioni annunciate ieri pomeriggio in video-chat a Skuola.net, il sito specialistico utilizzato dal ministro per parlare agli studenti.
Dopo i due scritti, il primo dei quali includerà quindi obbligatoriamente la traccia di storia, si passa poi al colloquio, dove il candidato non troverà più le tre buste: il colloquio partirà, comunque, dall’analisi dei materiali preparati dalla commissione d’esame e proposti dal presidente. «L’esame di maturità non è una lotteria ha commentato il ministro ma la conclusione di un percorso pluriennale. Ho pensato di alleggerire il lavoro delle commissioni che così potranno dedicarsi al meglio sull’esame vero e proprio».