Linee Guida di educazione civica: dal CSPI numerose osservazioni e richieste di modifica
Nell’adunanza plenaria svoltasi ieri, 27 agosto ed oggi, 28 agosto, in modalità mista (sia in presenza sia in remoto) il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso tre pareri con votazione unanime
- sullo schema di decreto di adozione delle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica e relative Linee guida, in attuazione dell’art. 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92;
- sullo schema di decreto recante l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 11 del d.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, della sperimentazione nazionale “Biologia con curvatura biomedica”;
- sullo schema di regolamento concernente alcune modificazioni ai piani di studio delle scuole secondarie di secondo grado della provincia autonoma di Trento.
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Sul primo dei tre pareri (adozione delle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica, in attuazione dell’art. 3 della legge 20.8.2019, n. 92) il CSPI
- ricorda i vari passaggi normativi intervenuti con i quali è stato istituito, a partire dall’a.s. 2020/21, l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, da inserire nei curricoli di istituto, in primis il DM 35/2020, e i vari momenti successivi di accompagnamento, formazione dei docenti, monitoraggio;
- ricorda, altresì, i tre nuclei concettuali per l’insegnamento in questione, definiti i pilastri della legge 92/2019: 1) Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà; 2) sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio; 3) cittadinanza digitale;
- sottolinea che non sono noti gli esiti di tale rilevazione né eventuali documenti conclusivi dell’attività svolta dal Gruppo di esperti e dal Comitato tecnico-scientifico previsti dalla norma e che nell’a.s. 2023/24 le istituzioni scolastiche hanno proseguito con la realizzazione delle attività connesse all’introduzione dell’insegnamento di Educazione civica secondo le modalità ormai consolidate;
- evidenzia il grande e importante lavoro pedagogico e culturale che le scuole, nel quadriennio 2020-2024, hanno messo in campo per strutturare percorsi curricolari aderenti ai tre su indicati nuclei concettuali, dando forma interdisciplinare ad un insegnamento, quello di Educazione Civica, fondamentale per le nostre studentesse e i nostri studenti, e che meritano, all’interno delle Linee guida, un’adeguata valorizzazione;
- evidenzia altresì che il testo delle Linee guida ex D.M. n. 35/2020, ormai assunto dalle scuole e oggetto di approfondita attività di formazione, non richiedeva particolari revisioni, eccetto le necessarie sistemazioni in riferimento a specifiche novità normative nel frattempo intervenute e la prevista definizione a livello nazionale di traguardi di competenze e obiettivi di apprendimento;
- effettua una precisa e puntuale disamina delle numerose criticità riscontrate nel testo del provvedimento, focalizzando l’attenzione su di una serie di mancanze, appesantimenti, espressioni e riferimenti presenti;
- auspica una riformulazione di traguardi e obiettivi più funzionale alla progettazione curricolare delle scuole e ad una valutazione che permetta di osservare le evidenze in maniera chiara, evitando eventuali sovrapposizioni tra valutazione della disciplina di Educazione civica e del comportamento, dovrebbe essere applicata per il primo e il secondo ciclo;
- sottolinea, in conclusione, che l’Educazione civica non può essere considerata solo come una disciplina, in quanto, attraverso apprendimenti formali, non formali e informali, permette lo sviluppo della cittadinanza, della responsabilità e dell’etica pubblica fondate sui valori condivisi della Costituzione.
Di seguito, la frase conclusiva che accompagna il parere: «In relazione alle numerose e rilevanti criticità evidenziate e alle osservazioni formulate, il CSPI non può esprimere un parere favorevole sullo schema di decreto in oggetto e invita l’Amministrazione a rivederlo alla luce delle argomentazioni fin qui illustrate».
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Riguardo il secondo dei tre pareri il CSPI, esprimendosi favorevolmente sullo schema di decreto
- ricorda, in particolare, che sono interessate alla sperimentazione le 273 istituzioni scolastiche che a partire dall’a.s. 2017/18 risultano coinvolte nella realizzazione dell’omonimo percorso innovativo;
- sottolinea l’importanza dello svolgimento di puntuali e approfondite attività di monitoraggio e valutazione;
- auspica che, al fine di implementare dette attività di monitoraggio e valutazione, anche in una logica orientativa, il coinvolgimento del MUR nel comitato nazionale;
- auspica, altresì, la costituzione di comitati tecnico-scientifici regionali che, coordinando la progettazione e l’assegnazione delle risorse a livello territoriale, possano supportare le istituzioni scolastiche nell’attuazione della sperimentazione.
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Il CSPI, infine, si è espresso favorevolmente sulla delibera della Provincia autonoma di Trento.