“Linee guida” dei nuovi PCTO, il CSPI segnala numerose criticità sulle
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) è stato chiamato dal Ministro ad esprimere parere sullo “Schema di decreto di adozione delle Linee guida inerenti ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (PCTO) a seguito delle novità introdotte dalla legge 145/2018.
Nell’Adunanza Plenaria di mercoledì scorso, 28 agosto, il Consiglio, dopo un’ampia e articolata discussione sulla bozza di parere predisposta dalle due Commissioni incaricate, ha formulato un giudizio negativo, invitando l’Amministrazione a modificare significativamente il testo delle “Linee guida” proposto al fine di: 1) eliminare le criticità evidenziate; 2) tenere conto dei pareri già espressi dal CSPI su queste tematiche; 3) ottenere un testo chiaro e di facile applicazione da parte delle scuole.
Il CSPI, in premessa,
- ha ricordato la specifica normativa in materia, in primis, le leggi 107/2015, che ha reso obbligatori i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, e la già richiamata 145/2018, di modifica della precedente normativa (diminuzione delle ore destinate a tali attività; riduzione proporzionale dei finanziamenti previsti in origine; modifica della nomenclatura);
- ha richiamato precisi e puntuali riferimenti contenuti nei due pareri già espressi dal CSPI autonomamente sia sul tema dell’Orientamento sia sul tema dell’Alternanza Scuola-Lavoro, rispettivamente in data 18 gennaio e 25 luglio 2018.
Il Consiglio Superiore, entrando nello specifica analisi delle nuove “Linee guida”, ha evidenziato che dalla lettura del testo “emerge come i PCTO siano prevalentemente finalizzati a favorire l’acquisizione di capacità di orientamento degli studenti nel mondo del lavoro o per la prosecuzione degli studi con una visione dell’Orientamento parziale e riduttiva rispetto al significato molto più ampio che deve avere questa l’attività che dovrebbe essere finalizzata alla formazione integrale della persona e del sé, non limitandola alla sola dimensione lavorativa e occupazionale”.
Il CSPI, inoltre, ha segnalato diverse criticità e incoerenze con quanto previsto nell’attuale quadro normativo e l’insufficienza delle risorse ora assegnate alle scuole, malgrado l’aumento delle responsabilità e dei carichi di lavoro da parte del personale scolastico.
Nelle “Osservazioni finali” del proprio parere il CSPI indica
- la non facile praticabilità della lettura integrata tra le nuove “Linee guida” e la precedente “Guida operativa per la scuola” sulle attività di ASL pubblicata dal MIUR nel 2015;
- la non menzione della possibilità di continuare ad utilizzare la piattaforma informatica sull’ASL, già attivata, sulla quale molte scuole hanno operato dando conto delle attività svolte. A questo proposito appaiono in contrasto con l’utilizzo della piattaforma i modelli cartacei in appendice delle nuove “Linee guida”;
- la non funzionalità della documentazione allegata in appendice alla guida in quanto rischia di apparire prescrittiva e quindi limitante dell’autonomia scolastica;
- la gravità della totale assenza del tema della disabilità, tema che mette in crisi, tra l’altro, anche il quadro europeo sul rapporto tra istruzione e lavoro, ampiamente descritto nella bozza di “Linee guida”, visto che l’Italia è l’unico Paese in cui i disabili hanno diritto alla piena integrazione scolastica.