Istituti Professionali, informativa sui nuovi percorsi
Ieri pomeriggio si è tenuto al MIUR un incontro avente per oggetto la situazione dei percorsi dei nuovi Istituti Professionali, praticamente ad un anno dal loro avvio.
L’incontro è stato presieduto dalla Dott.ssa Palermo insieme al Dott.Proietti
In premessa, l’Amministrazione ha ripercorso le tappe principali dei nuovi percorsi costituite da:
– D.Lgs. 61/2017 (in applicazione della L.107/15) e che istituisce i percorsi dei nuovi Istituti Professionali;
– l’Intesa Stato/Regioni dell’8/3/2018 sul raccordo dei percorsi IP e IeFP (ex art.7 D.Lgs.61/17);
– l’Accordo Stato/Regioni del 10/05/2018 sulla definizione delle fasi dei passaggi tra IP e IeFP (ex art.8 D.Lgs.61/17);
– il Decreto Ministeriale del 17/05/2018 per la realizzazione in via sussidiaria di percorsi di IeFP per il rilascio della qualilfica da parte degli IP;
– Il Decreto Ministeriale nr.427 del 22/05/2018 che recepisce l’Accordo del 10/05/2018;
– Il Decreto Ministeriale nr.92 del 24/05/2018 (Regolamento) relativo alla definizione dei profili di uscita dei percorsi.
Il Ministero ha anche sottolineato come siano ancora tutti da verificare gli effetti sulla affezione/gradimento dei nuovi percorsi presso l’utenza soprattutto con riferimento alle iscrizioni ai nuovi percorsi (attualmente gli studenti dei professionali sono circa il 19% di tutti quelli iscritti alle scuole secondarie di secondo grado, mentre le iscrizioni relative agli anni 2019/20 sono del 14% scarso).
Grande enfasi è stata, poi, posta sulla procedura di individualizzazione dell’insegnamento, sulla definizione degli assi culturali, sul maggior peso dell’insegnamento per competenze (anche attraverso le ore di laboratorio), sulla differenziazione tra Istruzione Tecnica e Istruzione Professionale.
Notevole anche è stato, a detta del Ministero, il lavoro fatto con le Reti Nazionali degli Istituti Professionali che hanno anche consentito di raccogliere le indicazioni provenienti dai vari stakeholders.
La Cisl Scuola, insieme alle altre OO.SS., pur apprezzando il lavoro fatto, ha lamentato come il percorso di predisposizione dei nuovi Istituti Professionali sia stato caratterizzato da una scarsa condivisione/informazione/partecipazione nei confronti delle Organizzazioni stesse.
Abbiamo sottolineato, anche, come sarebbe stato più opportuno attendere un anno prima di avviare la riforma per dare alle scuole (ed ai docenti) il tempo di metabolizzare i cambiamenti; determinante anche l’attività di formazione (che è mancata) nei confronti di coloro che la
riforma devono applicare.
Sugli assi culturali abbiamo sollevato la questione relativa alle ore di storia/geografia nel biennio. L’Amministrazione, a questo proposito, ha assunto l’impegno di convocare un apposito incontro con la partecipazione anche della Direzione Generale del Personale al fine di predisporre gli eventuali correttivi, anche in vista dell’avvio del triennio.
Inoltre, abbiamo anche sottolineato l’utilità di una riflessione approfondita sulla necessità di predisporre una “governance” della flessibilità all’interno delle scuole, sulla progettazione per UdA e sull’impatto che la programmazione per periodi didattici nel biennio potrebbe avere sulla predisposizione annuale degli organici.
Infine, abbiamo sollevato anche la criticità relativa ai nuovi impegni burocratici che la riforma prevede a carico dei docenti: predisposizione del PFI, suo aggiornamento, possibile partecipazione alle attività di P.C.T.O. (ex alternanza) sin dalla seconda classe. Tutte attività destinate a far crescere ulteriormente il lavoro sommerso dei docenti.
Abbiamo anche sollevato la necessità, da parte dell’Amministrazione ed in assenza delle Linee Guida, di fornire alle scuole i necessari riferimenti per procedere alle valutazioni di fine periodo.
L’Amministrazione informando che le linee guida stesse dovrebbero essere ormai pronte si è impegnata a calendarizzare una serie di incontri di confronto, anche con le Reti Nazionali, anche al fine di monitorare i nuovi percorsi.