Il parere del CSPI sullo schema di decreto concernente i «Quadri di riferimento della 2ª prova scritta dell’esame di Stato negli istituti professionali»
Nell’adunanza plenaria svoltasi oggi, 14 giugno, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso all’unanimità il proprio parere favorevole sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante i «Quadri di riferimento e le griglie di valutazione per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione negli istituti professionali ai sensi dell’articolo 17, commi 5 e 6, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62».
Nella premessa di parere il CSPI
- apprezza la tempestività dell’emanazione dei “Quadri di riferimento” e delle “griglie di valutazione” per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame di Stato negli istituti professionali, specifici per ciascuno degli undici indirizzi, che permette di completare l’attuazione al termine del quinquennio di quanto previsto dal decreto legislativo 61/2017, che ha introdotto nuove indicazioni ordinamentali e un nuovo approccio curricolare e progettuale più coerente con gli obiettivi del percorso di studi di detti istituti;
- sottolinea che i nuovi “Quadri di riferimento” forniscono indicazioni relative alla struttura della prova in questione (che, dal prossimo anno scolastico, non sarà più articolata in base alle discipline caratterizzanti, ma riferita alle competenze in uscita dello specifico indirizzo), ai nuclei tematici fondamentali correlati alle competenze, agli obiettivi della prova e alla griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi, diventando, pertanto, utili strumenti per una progettazione curricolare e didattica delle istituzioni scolastiche oltre che chiarire in modo ancora più concreto quali siano gli obiettivi di questi percorsi in termini di professionalità attese;
- evidenzia la necessità di verificare, nel rispetto delle competenze istituzionali che si intersecano su questo segmento della scuola superiore di secondo grado, quanto i profili in uscita siano coerenti con le attese degli studenti al termine del quinquennio di studi rispetto agli sbocchi professionali e alla propria formazione complessiva;
- sottolinea, altresì, l’importanza che i profili in uscita e i titoli rilasciati siano riconosciuti uniformemente su tutto il territorio nazionale. Ciò, pur nella specificità regionale garantita per norma costituzionale, dovrebbe essere un aspetto non secondario da tenere in considerazione nell’ambito del riordino dell’istruzione tecnica e professionale prevista dal PNRR;
- auspica che per il prossimo anno scolastico siano attuate azioni formative a sostegno degli Istituti professionali per accompagnare i docenti nell’affrontare l’elaborazione della seconda prova scritta dell’esame di Stato e siano realizzate simulazioni di prove redatte sulla base dei nuovi “Quadri di riferimento”.