Graduazione in fasce delle istituzioni scolastiche, concluso il confronto col Ministero dell’Istruzione sui nuovi criteri
Dopo una lunga pausa, dovuta alla richiesta delle organizzazioni sindacali di attendere la determinazione delle risorse inserite in legge di bilancio per il Fun, si è concluso il confronto previsto dal CCNL Area istruzione e Ricerca circa i criteri per la graduazione delle posizioni dirigenziali di dirigenti scolastici ed Afam, come previsto dall’art. 5 lettera b) del CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca.
L’Amministrazione ha presentato un insieme di criteri oggettivi, deducibili da dati presenti nel sistema informativo, sulla base dei quali operare una graduazione nazionale delle fasce da attribuire alle istituzioni scolastiche.
L’operazione è di notevole difficoltà, considerando le differenze attualmente presenti a livello regionale. Il Ministero ha fornito, come richiesto da tutte le organizzazioni sindacali, una simulazione degli effetti derivanti dall’applicazione dei criteri, sulla base dell’organico 2022/2023, peraltro ancora provvisorio. È stata formulata un’ipotesi di articolazione in tre fasce e, sulla base di un calcolo dei valori di media della retribuzione di posizione parte variabile sull’ipotesi di FUN 22/23, il 70 per cento dei dirigenti avrebbe un miglioramento economico mentre per il 30 per cento potrebbe esservi un arretramento, escludendo comunque qualsiasi ipotesi di restituzione. In prima fascia sarebbe collocato il 22 per cento delle istituzioni, in seconda e terza fascia rispettivamente il 51 e il 27 per cento.
È evidente che i valori ipotizzati non potranno essere mantenuti nel futuro se non verranno stabilizzate le risorse una tantum previste in legge di bilancio. L’insufficienza delle risorse per una auspicata omogeneizzazione verso l’alto della retribuzione e il grave vulnus derivante dal ricorso alla strategia dell’una tantum erano stati ripetutamente denunciati dalla Cisl Scuola: ora i nodi vengono al pettine. Questo tema è stato ribadito anche durante l’incontro di confronto. Inoltre, è stato sottolineato che l’applicazione della nuova graduazione a partire dal prossimo anno scolastico rende necessario che prima dei mutamenti di incarico siano riassegnate le fasce alle istituzioni scolastiche e che si coordini l’intervento con le RTS per evitare disallineamenti e situazioni molto spiacevoli nell’erogazione dei corrispettivi ai dirigenti scolastici, derivanti dal mancato aggiornamento degli importi.
È stato richiesto che i dati della simulazione presentata siano consegnati alle Organizzazioni sindacali per le opportune analisi ed è stato sollecitato un intervento del Ministero a supporto di alcune situazioni regionali nelle quali ancora vi sono rilievi dell’UCB circa lo spostamento del rapporto percentuale tra retribuzione di posizione e risultato, per evitare restituzioni riferite agli anni scolastici 18/19 e 19/20.
L’Amministrazione infine ha comunicato che la determinazione del FUN 21/22 è stata inviata a certificazione.