Dispersione scolastica, criteri di riparto delle risorse per le azioni di prevenzione e contrasto
Sono stati definiti con decreto ministeriale 170 del 24 giugno u.s. i criteri di riparto delle risorse per le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica in attuazione della linea di investimento 1.4. “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica” nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU
Il decreto rinvia a un successivo atto la definizione delle modalità di attuazione delle azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica che le istituzioni scolastiche, nel rispetto degli obiettivi e dei milestone e target del PNRR e della relativa normativa nazionale ed europea, dovranno rispettare per la progettazione delle attività e la gestione delle risorse assegnate.
Le risorse, pari ad € 500.000.000,00 sono ripartite su base regionale secondo i seguenti criteri e relativi pesi ponderali, calcolati sugli ultimi dati ISTAT disponibili a livello regionale:
a) tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione nella fascia di età 18-24 anni (indice ELET – Early Leavers from Education and Training): 65%;
b) numero di studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della regione di riferimento: 20%;
c) tasso di presenza della popolazione straniera: 5%;
d) tasso di popolazione priva di diploma di scuola secondaria nella fascia d’età tra i 25 e i 64anni: 5%;
e) tasso di famiglie con cinque o più componenti: 5%.
Tali risorse sono state successivamente ripartite fra le istituzioni scolastiche statali secondarie di primo e secondo grado presenti in ciascuna regione, sulla base dei seguenti criteri e relativi pesi ponderali:
a) tasso di fragilità degli apprendimenti, c.d. “dispersione implicita” (percentuale di studenti che in entrambe le materie, italiano e matematica, ha conseguito un risultato molto basso), calcolato dall’Invalsi: 70%;
b) numero di studentesse e studenti iscritti nell’istituzione scolastica: 30%.
Nell’ allegato link é possibile consultare sia la ripartizione regionale sia quella per singola istituzione scolastica.
https://pnrr.istruzione.it/news/disponibile-il-riparto-delle-risorse-per-le-azioni-di-contrasto-della-dispersione-scolastica/
La Cisl Scuola ha sempre sostenuto che l’azione contro la dispersione scolastica costituisca uno degli aspetti più significativi e importanti degli interventi del PNRR rispetto all’istruzione. Proprio per questo riteniamo essenziale il più ampio coinvolgimento della società civile in un investimento così rilevante e certamente importantissimo per contrastare i divari territoriali.
L’azione ministeriale prosegue, invece, in solitudine; le parti sociali sinora non sono state coinvolte nella definizione della strategia da attuare.
Dobbiamo, pertanto, registrare ancora una volta la mancanza di confronto e la perdita del valore aggiunto che potrebbe derivare dall’apporto di chi la scuola la conosce e la vive giorno per giorno. Desta preoccupazione anche la totale mancanza di trasparenza circa l’applicazione degli indici utilizzati. Infatti, l’allegato recante la ripartizione delle risorse non riporta in chiaro alcun indice e di fatto rende impossibile qualsiasi attività di riscontro comparativo rispetto alle assegnazioni effettuate alle singole istituzioni.
La nostra azione sindacale sarà ancor più vigile nella ricerca di un serio e trasparente riscontro dei finanziamenti previsti dal PNRR, al fine di rendere efficaci, efficienti e congrue le azioni promosse a sostegno della Missione 4 del PNRR.