Dirigenti scolastici, attribuzione incarichi per il 2019/20: esiti informativa al Miur
Si è svolto presso il MIUR, nella mattinata odierna, un incontro di informativa circa le operazioni di attribuzione degli incarichi dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2019/20. La bozza di circolare che l’Amministrazione ha proposto è sostanzialmente simile a quella degli scorsi anni scolastici. L’assegnazione degli incarichi avverrà secondo l’ordine previsto dall’art. 11, comma 5, CCNL 2006 e cioè in sequenza:
- conferma degli incarichi ricoperti alla scadenza del contratto;
- assegnazione di altro incarico per ristrutturazione, riorganizzazione o sottodimensionamento dell’ufficio dirigenziale;
- conferimento di nuovo incarico alla scadenza del contratto e assegnazione degli incarichi ai dirigenti scolastici che rientrano dal collocamento fuori ruolo, comando o utilizzazione;
- mutamento d’incarico in pendenza di contratto individuale;
- mutamento d’incarico in casi eccezionali;
- mobilità interregionale.
A proposito di quest’ultimo punto, in attesa della sottoscrizione definitiva del CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca, sono state confermate le indicazioni precedenti, relativamente al consenso del direttore regionale della Regione di provenienza e di quello di destinazione, fino al limite del 30% dei posti disponibili. La richiesta di mutamento e/o di mobilità interregionale dovrà essere presentata entro il 20 giugno all’Ufficio scolastico regionale di appartenenza.
Tutte le operazioni dovranno essere completate entro il 15 luglio.
Per quanto riguarda i posti da destinare ai soggetti idonei inclusi nella graduatoria di cui al DDG 13.7.2011 della regione Campania, questi saranno conferiti nel limite massimo del 20% dei posti vacanti e disponibili per ciascuna regione, residuati dalle operazioni di mobilità. Gli UU.SS.RR. comunicheranno entro il 18 luglio i dati necessari al calcolo di tale quota. Sulla base dell’assenso dei direttori regionali e del numero dei posti così determinati, il MIUR fornirà ulteriori indicazioni circa le modalità e i termini di presentazione delle domande da parte dei candidati.
Durante l’incontro, la CISL Scuola ha posto con forza il tema del principio di rotazione degli incarichi. Alcuni direttori regionali sostengono infatti la necessità di introdurre un limite alla possibilità di rinnovo dell’incarico nella stessa istituzione scolastica, richiamando la legge 190/2012 che, a loro dire, imporrebbe di prevedere – una volta superato il periodo massimo di rinnovo – una rotazione forzata negli incarichi, a fini anti-corruttivi. Nelle diverse determinazioni assunte dai direttori regionali, inoltre, la quantificazione del periodo massimo non è uniforme, ma oscilla tra i tre e i quattro incarichi consecutivi.
In realtà la misura richiamata è prevista per gli uffici maggiormente esposti ai reati di corruzione, tra i quali non rientrano a nostro avviso le scuole; al riguardo deve essere osservato che anche l’ANAC, nelle sue “Linee guida circa gli obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi dirigenziali”, ha riconosciuto “il ridotto grado di esposizione al rischio corruttivo delle attività svolte” dalle istituzioni scolastiche.
La CISL Scuola e le altre organizzazioni sindacali presenti al “tavolo” hanno dunque richiesto al Miur di fornire indicazioni ai Direttori degli uffici scolastici regionali affinché vi sia un comportamento uniforme sul territorio nazionale e non si attui alcuna misura di rotazione forzata se prima non sia stata effettuata un’analisi del rischio corruttivo, individuando eventualmente gli uffici maggiormente esposti, i soli ad essere eventualmente destinatari dei su richiamati provvedimenti.
Durante l’incontro è stato sottolineato come l’applicazione generalizzata ed indiscriminata del principio di rotazione degli incarichi, motivata solo in base al numero di anni di permanenza in una scuola, sia da ritenere non un criterio, ma una sorta di automatismo che poco ha a che vedere con considerazioni di efficacia e di efficienza.
L’Amministrazione ha preso atto delle richieste avanzate dai sindacati, riservandosi la valutazione delle integrazioni proposte alla bozza di circolare.