Cisl Nazionale. “Amate la scuola e sostenetela, è il nostro futuro”. Maddalena Gissi al XVIII congresso Cisl
“La relazione di Annamaria Furlan delinea le coordinate di un progetto che è di tutti noi, che sentiamo nostro anche per il costante richiamo che è stato fatto al clima e al contesto in cui è maturato, attraverso un rinnovato e rafforzato rapporto con le persone che insieme fanno viva e presente la nostra Cisl nei tanti luoghi in cui si svolge la loro vita lavorativa. Anche l’utilizzo ricorrente di termini come, festa, concerto, cammino comune dà il segno di un’umanità che sempre prevale e anima ogni nostra dimensione organizzativa“.
Così Maddalena Gissi ha iniziato il suo intervento al XVIII congresso confederale della Cisl. Poi naturalmente l’attenzione si è rivolta anche ai temi di più stringente attualità politico sindacale, quando la Gissi ha ricordato l’azione comune svolta dalla Confederazione e dalle categorie del pubblico impiego per ridare slancio e vigore alla contrattazione, sulla scia delle intese sul lavoro pubblico di cui la Cisl è stata protagonista e che aprono la strada al rinnovo dei contratti. Una condivisione che si è manifestata anche sul versante delle politiche scolastiche, e qui non poteva mancare un accenno all’intervento del premier Gentiloni nel quale, ha rilevato la Gissi “si è notata l’assenza, sicuramente non casuale, di ogni riferimento alla riforma della scuola nell’elenco dei risultati che questo governo, e la sua maggioranza che è la stessa di quello precedente, vogliono intestarsi”.
“Apprezziamo anche i segnali di attenzione e disponibilità a rimediare ad alcuni dei limiti più evidenti, e su questo è molto positiva la disponibilità al confronto e all’ascolto manifestata in particolare dalla ministra Fedeli, ma è dal governo nel suo complesso che servono più determinazione e più lungimiranza: non si può ridursi a sfruttare un decreto sui vaccini per far passare misure sul sostegno alle aree terremotate o per le carenze di organico delle segreterie scolastiche”.
Straordinario il contributo che alla riflessione e al dibattito congressuale è venuto dall’incontro con Papa Francesco, col forte richiamo alle sfide che il sindacato deve sapere affrontare per svolgere efficacemente la sua funzione di rappresentanza anche oltre i tradizionali confini del mondo del lavoro. Essere attenti alle “periferie esistenziali”, farsi strumento di crescita e promozione sociale, di affermazione della dignità di ogni persona è ciò su cui il sindacato è chiamato oggi a spendere il suo impegno e a rendere la sua testimonianza. In questo contesto la scuola svolge una funzione essenziale, oltre che per la formazione di competenze e conoscenze, anche di rafforzamento della coesione sociale. “Cisl e Cisl Scuola, insieme, hanno fatto molto e possono fare molto perché la scuola possa assolvere sempre meglio al compito di riconsegnare alle giovani generazioni il loro diritto al futuro. Lo hanno fatto anche di recente parlando insieme non dei giovani, ma con i giovani. Siate esigenti con noi – ha concluso rivolgendosi alla platea dei delegati – ma amate la scuola e sostenetela, è il luogo dove si costruisce il futuro di tutti noi”.