Parere del CSPI sul decreto concernente l’esercizio della funzione tecnico-ispettiva
Nell’adunanza plenaria svoltasi oggi, 11 febbraio, in modalità telematica nel rispetto delle misure governative concernenti l’emergenza sanitaria, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso all’unanimità il proprio parere favorevole sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante “Modalità di esercizio della funzione tecnico-ispettiva”.
Il CSPI nella premessa di parere
- ricorda che il provvedimento interviene in considerazione dei nuovi scenari educativi e sociali e con le innovazioni legislative e normative nel frattempo intervenute nell’ambito del sistema nazionale di istruzione e formazione rispetto a quanto previsto dal D.M. 28.12.2017, prot. n. 1046;
- ritiene non opportuno il coordinamento stringente delle aree di intervento della funzione tecnico-ispettiva con le priorità politiche definite dal Ministro dell’Istruzione per il triennio 2022-2024, sottolineando al contempo che la ridefinizione delle funzioni non dovrebbe essere circoscritta alle sole finalità di detto triennio ma avere l’ambizione di ridisegnare, nel lungo periodo e in una prospettiva più ampia, il ruolo di una figura centrale all’interno dell’architettura del sistema scolastico;
- ritiene, pur rilevando l’importanza fondamentale e dirimente del PNRR, che le modalità di esercizio della funzione tecnico-ispettiva debbano essere ricomprese in un più ampio e generale ambito come quello del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione;
- ritiene altresì che per la realizzazione degli obiettivi richiamati nello schema di decreto l’attuale organico di dirigenti tecnici (190 unità) sia del tutto insufficiente, auspicando un ampliamento di detto organico affinché il pieno svolgimento della funzione tecnico-ispettiva assuma un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, in stretto rapporto con le scuole e il territorio. A tal fine si esorta l’Amministrazione a bandire con urgenza il concorso già autorizzato dalla legge n. 159/2019.
Il CSPI, attraverso l’abituale analisi dell’articolato, esprime poi specifiche richieste di integrazione, soppressione e modifica dell’allegato allo schema di decreto.