Nazionale. 18 novembre, cento appuntamenti per la scuola. Iniziative unitarie promosse dai sindacati in tutte le province d’Italia
In concomitanza con l’avvio della trattativa per il rinnovo del contratto i sindacati scuola promuovono, in base al mandato ricevuto dai direttivi unitari del 4 ottobre scorso, una giornata di iniziative da tenersi il 18 novembre prossimo, diffuse su tutti i territori per sottolineare il ruolo e il valore della scuola pubblica italiana a settant’anni dal varo della Costituzione e a cinquant’anni dalla morte di don Lorenzo Milani, protagonista della straordinaria esperienza educativa di Barbiana. Proprio per rendere omaggio alla sua figura una delle iniziative del 18 novembre prevede anche una visita a Barbiana dei segretari generali, impegnati nella mattinata in un’assemblea a Vicchio di Mugello.
Le iniziative del 18 novembre, per lo svolgimento delle quali si potrà fare riferimento a scuole particolarmente significative – per la problematicità del contesto in cui operano, per la loro riconosciuta eccellenza o per altre ragioni individuate come significative dalle strutture territoriali – dovranno favorire insieme alla partecipazione dei lavoratori della scuola il coinvolgimento e il confronto con la comunità in cui la scuola agisce e con chi è investito di ruoli di rappresentanza a livello politico e istituzionale. È comunque più in generale alla pubblica opinione che i sindacati intendono rivolgersi, sollecitando una maggiore attenzione della società per il grande “bene comune” rappresentato dalla scuola, che il manifesto in apertura definisce “risorsa fondamentale di crescita umana e civile per le persone e la società, una priorità su cui far convergere gli interessi dell’intera comunità nazionale“.
Assicurare a tutto il personale che lavora nella scuola, dal collaboratore scolastico al dirigente, un trattamento economico e normativo più adeguato, in linea con quanto avviene in altri Paesi e, per la dirigenza, con altri settori della Pubblica Amministrazione, è una delle condizioni necessarie per mettere il nostro sistema scolastico in una condizione che favorisca un elevato livello di efficacia e qualità del servizio svolto. Un’esigenza che più volte e da più parti è stata riconosciuta come pienamente giustificata e ineludibile: il contratto può costituire in questo senso, insieme alla legge di bilancio oggi in discussione alle Camere, un momento importante di verifica, un’opportunità a chi detiene potere di scelta e di decisione a livello politico per passare dalle parole ai fatti.