DPCM 24 ottobre 2020, cosa cambia per la scuola. Nuova nota del Capo Dipartimento Istruzione
Per la terza volta in dieci giorni il Governo, di fronte al forte aumento dei contagi da Covid-19, interviene con un DPCM che introduce nuove disposizioni o inasprisce quelle in precedenza emanate al fine di contenere quanto più possibile l’andamento dell’epidemia. Come di consueto, è stato lo stesso premier a presentare in conferenza stampa i contenuti del provvedimento, ampiamente ripresi da tutti gli organi di informazione.
Per quanto riguarda la scuola, le novità riguardano l’elevazione dal 50% al 75% della quota di attività da svolgere con modalità a distanza nella secondaria di II grado. Viene inoltre ribadita la necessità di rimodulare la gestione degli orari di ingresso e uscita degli alunni, anche con eventuali turni pomeridiani. Riproposta anche l’indicazione di fissare non prima delle ore 9 l’ingresso degli alunni, nella stessa formulazione contenuta nel DPCM 18 ottobre. Su tale indicazione era intervenuto il Capo Dipartimento Istruzione con una nota che ne afferma il carattere non prescrittivo, invitando a tenerne conto solo in presenza di “situazioni critiche e di particolare rischio, rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali”. Confermata anche la possibilità di svolgere in modalità telematica le elezioni degli organi collegiali, “nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni”.
Diffusa in serata dal Capo Dipartimento Istruzione del Ministero una nota relativa alle modalità di attuazione di quanto prevede il DPCM 24 ottobre, nella quale si ricorda che la quota del 75% da destinare alla DDI è prescrittiva anche laddove siano state individuate in ambito regionale quote inferiori, e che gli adattamenti organizzativi conseguenti alle nuove disposizioni decorrono dal 27 ottobre.