Educazione Civica, cosa cambia davvero: una scheda di lettura Cisl Scuola
Trasmettiamo una nota di lettura al Disegno di legge (A.S. 1264) “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” approvato definitivamente dal Senato in data 1° agosto e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ancorché le nuove disposizioni siano formalmente abrogative di quelle che avevano a suo tempo introdotto l’insegnamento di cittadinanza e costituzione, nella sostanza l’insegnamento della “nuova” disciplina avverrà in condizioni di fatto analoghe a quanto fino ad oggi è avvenuto con cittadinanza e costituzione, non essendovi (se non laddove le circostanze lo consentano) docenti specificamente investiti di titolarità della nuova disciplina, per la quale si stabilisce un monte ore non inferiore a 33 annue, specificando che le stesse non sono aggiuntive, ma ricomprese nell’orario obbligatorio complessivo previsto dagli ordinamenti. Certamente positivo, come affermato nelle dichiarazioni della segretaria generale Maddalena Gissi a commento del voto parlamentare, che si pervenga a un assetto della disciplina più strutturato, prevedendo l’emanazione di linee guida cui fare riferimento per una più puntuale definizione di obiettivi e contenuti dell’azione didattica, fissando modalità e criteri per la valutazione. Molto discutibile, invece, l’individuazione di figure e funzioni per le quali non è prevista alcuna risorsa aggiuntiva, il che configura quella approvata come l’ennesima “riforma a costo zero” in ambito scolastico.