Organico del personale ATA per il 2025/26, informativa del Ministero ai sindacati

Nel pomeriggio di martedì 11 marzo il ministero ha fornito ai sindacati l’informativa su due decreti che riguardano gli organici del personale ATA per l’a.s. 2025/26.
Il primo riguarda l’applicazione di quanto prevede l’ultima Legge di Bilancio, ossia il taglio di 2.174 posti a decorrere dal 2026/2027. Il decreto applicativo di tale disposizione dev’essere emanato adesso, anche se il taglio avrà effetto sull’organico solo a partire dall’a.s. 2026/27.
La proposta del ministero prevede una modifica dei parametri per l’assegnazione dei posti di collaboratore scolastico, che oggi si calcolano in base al DM 181 del 2016, prevedendo la riduzione di un posto per ciascuna istituzione scolastica del secondo ciclo (licei, tecnici e professionali). Non sono previste invece riduzioni nelle scuole del primo ciclo, né sull’organico di assistenti amministrativi e tecnici.
La CISL Scuola ha ribadito il proprio dissenso sulla scelta di ridurre la dotazione organica del personale ATA, già sottodimensionata rispetto alle esigenze di funzionamento delle scuole; un dissenso già manifestato in occasione del confronto sulla legge di bilancio, riuscendo a ottenere, tuttavia, solo il rinvio di un anno del taglio inizialmente previsto con effetto immediato.
Il secondo decreto riguarda l’applicazione del CCNL e in particolare l’introduzione della dotazione organica per le nuove figure di Operatore scolastico e di Funzionario, operazione per la quale sono disponibili 36,9 milioni di euro.
La proposta del ministero prevede che l’ organico degli operatori scolastici sia costituito attraverso la trasformazione di 42.110 posti di collaboratore scolastico in posti del nuovo profilo di operatore, in modo da disporre di un posto di operatore per ogni plesso scolastico. Ciò comporta una spesa che supera di poco i 25 milioni di euro.
I restanti 11 milioni sarebbero destinati a dare copertura all’istituzione di 308 nuovi posti di funzionario, aggiuntivi rispetto all’organico già previsto per i Funzionari con incarico di DSGA. Posti nuovi, dunque, che non intaccherebbero la consistenza dell’attuale organico di assistenti amministrativi.
I posti di operatore scolastico sarebbero coperti con progressione verticale dall’area dei collaboratori, mentre i posti di funzionario sarebbero destinati allo scorrimento delle graduatorie della progressione verticale dello scorso anno, riservata agli amministrativi facenti funzione che si trovano in graduatoria senza però risultare vincitori.
La discussione sulla proposta ha fatto emergere la necessità di puntare su un aumento del numero dei posti di funzionari, così da garantire più possibilità di esaurire le graduatorie degli idonei e offrendo più spazio per la progressione dall’area degli amministrativi a quella dei funzionari anche attraverso una seconda procedura di progressione verticale.
Due le possibili soluzioni, tuttora da approfondire: una consiste nel diminuire i posti di operatore per incrementare i nuovi posti di funzionario; l’altra prevederebbe la trasformazione di una quota dell’attuale organico degli assistenti in altrettanti posti di funzionario, operazione che avrebbe una più ridotta incidenza economica.
L’incontro è stato aggiornato a mercoledì 19 marzo.
La CISL Scuola è impegnata a conseguire il miglior risultato possibile utilizzando le risorse (36,9 milioni di euro) rese disponibili col rinnovo del CCNL 2019/21 per offrire una prospettiva di progressione professionale e retributiva al personale ATA proprio grazie all’introduzione dei nuovi profili.