Il parere del CSPI sul decreto concernente l’adozione del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici
Nell’adunanza plenaria svoltasi ieri, 4 febbraio, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso a maggioranza «parere negativo qualora non siano accolte le osservazioni esposte» sullo schema di decreto ministeriale di “Adozione del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici, ai sensi dell’articolo 13 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106”.
Il CSPI nel parere
- sottolinea l’importanza di un processo valutativo che si configuri come strumento di crescita professionale, valorizzazione delle competenze e miglioramento continuo;
- ricorda che negli anni passati diverse sperimentazioni sono state condotte nel tentativo di introdurre sistemi di valutazione per i dirigenti scolastici: le difficoltà riscontrate hanno comunque messo in luce l’importanza di progettare un sistema che sia sostenibile e condiviso;
- evidenzia che la nuova normativa elimina dal testo il riferimento alle verifiche effettuate da un nucleo di valutazione istituito presso l’amministrazione scolastica regionale, affidando ad un decreto ministeriale l’individuazione degli “indirizzi per la definizione degli obiettivi strategici volti ad assicurare il buon andamento dell’azione dirigenziale” e dei “soggetti che intervengono nella procedura di valutazione”. I risultati conseguiti dai dirigenti scolastici, inoltre, sono valutati sulla base degli strumenti e dei dati a disposizione dell’Amministrazione;
- evidenzia altresì che aspetti rilevanti dell’operato della dirigenza scolastica, quali quelli orientati alla dimensione pedagogica-didattica, non trovano ancora richiamo nel nuovo sistema e non risultano valorizzati: un sistema di valutazione impostato su dati oggettivi rilevati dai sistemi informatici o dalle piattaforme permette di valutare l’efficienza amministrativa e organizzativa del dirigente, ma più difficilmente l’efficacia delle azioni introdotte per il successo formativo degli studenti;
- chiede che l’impianto in esame sia esplicitamente considerato come prima annualità, rafforzando quanto già previsto dal comma 2 dell’art. 2 del decreto in esame: forme di valutazione di prima istanza dei dirigenti scolastici nel triennio potrebbero garantire non solo una collegialità nel processo di valutazione, ma anche una migliore finalizzazione alla valorizzazione e al miglioramento professionale dei dirigenti, con ulteriori forme di analisi, anche dirette e in situazione, per rilevare la qualità dell’azione dirigenziale e trarne le relative conclusioni valutative;
- rileva che il nuovo Sistema di valutazione introduce elementi di semplificazione rispetto al passato, caratterizzandosi per una significativa discontinuità rispetto alle impostazioni del precedente sistema.
Il CSPI, oltre a quanto proposto in premessa, esprime puntuali e specifiche richieste di integrazione, soppressione e modifica nell’articolato e nel testo dell’allegato contenente i dettagli operativi e procedurali.