Formazione continua e formazione volontaria incentivata, concluso il confronto col Ministero, rimangono forti criticità
Si è concluso il Confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali sui provvedimenti che dovranno essere emanati in applicazione del DL 36/2022 riguardo alla formazione continua e alla formazione volontaria incentivata (FOVI). Trattandosi di misure previste nell’ambito del PNRR, i provvedimenti devono essere emanati entro la fine dell’anno.
Come si ricorderà, la materia presenta non poche criticità ed è stata oggetto di contestazioni che sono sfociate addirittura in uno sciopero, proclamato dai sindacati scuola nel maggio del 2022.
Secondo quanto prevede la normativa, il percorso di formazione incentivata che prevede percorsi triennali di formazione dovrebbe avviarsi da quest’anno scolastico per il personale docente, ma appare evidente che non ci sono le condizioni per l’avvio formale dei percorsi.
La CISL Scuola conferma infatti il giudizio fortemente critico sull’impianto voluto dal DL 36/2022 e ribadisce la necessità di arginarne gli effetti negativi, mediante l’apertura tempestiva del negoziato contrattuale, peraltro previsto dalla stessa norma. Il DL 36/2022 infatti affida alla contrattazione collettiva competenze rispetto agli aspetti retributivi, ai criteri del sistema di incentivazione e alla definizione del numero di ore aggiuntivo rispetto alla formazione continua.
Prevede però contestualmente, invadendo la sfera delle relazioni sindacali, che il sistema di formazione continua e i percorsi per la formazione incentivata, nelle more del rinnovo contrattuale, possano essere avviati con provvedimenti unilaterali.
Nel merito i provvedimenti esaminati sono:
- Le Linee Guida Triennali per la formazione del personale scolastico elaborate dalla Scuola di Alta Formazione per l’Istruzione (SAFI), struttura costituita in applicazione dell’articolo 16 bis
- La Direttiva per gli obiettivi formativi, anch’essa predisposta dalla SAFI
- Il Decreto del ministro per l’accreditamento e la qualificazione degli Enti di formazione
- Il Decreto di concerto fra MIM e MEF sulle Modalità di valutazione dei docenti frequentanti i percorsi di formazione in servizio incentivata
Il confronto, pur nel permanere delle criticità che discendono dai contenuti del DL 36/2022, ha consentito di apportare modifiche ai testi proposti. Sono state infatti recepite molte delle richieste dei sindacati e sono state introdotte semplificazioni sia alla bozza iniziale delle Linee di indirizzo, sia a quelle dei decreti collegati.
Diversi erano i punti contestati, dal ruolo della SAFI nei confronti delle istituzioni scolastiche e della loro autonomia, sino alla previsione di modalità di una valutazione esterna non contemplata nella normativa, o al mancato riconoscimento del fondamentale ruolo della contrattazione collettiva e delle parti sociali.
In generale, è stato ottenuto un significativo alleggerimento dei testi, confermando la centralità del CCNL in materia di formazione e riconoscendo assoluta rilevanza all’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Sui provvedimenti di competenza del Ministero si è espresso in giornata anche il CSPI con parere negativo su Decreto concernente le modalità di valutazione dei docenti.