AUTONOMIA DIFFERENZIATA: LA CISL RIBADISCE IL SUO CONVINTO “NO” A QUALSIASI INIZIATIVA CHE PREGIUDICHI IL CARATTERE UNITARIO E NAZIONALE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE
Si riapre il dibattito, insieme alle proteste, sull’autonomia differenziata, rispetto a cui il Governo ha approvato un Disegno di Legge nei primi giorni dello scorso febbraio.
Tale Disegno di legge avvia un percorso parlamentare che potrebbe essere lungo e complesso, rispetto al quale, in ogni caso, La Cisl rivendica il coinvolgimento delle forze sociali nella discussione e la piena salvaguardia dell’unità e della coesione del Paese, evitando ogni accentuazione di divari e sperequazioni, dando precise e solide garanzie di accesso ai diritti di cittadinanza in ogni angolo del Paese.
A questo proposito, la segretaria Ivana Barbacci ribadisce la linea già espressa ai tempi del governo Conte Uno (formato da Lega e 5 Stelle), quando il progetto sembrava avanzare sotto la spinta delle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna: “Per quanto riguarda la scuola, la nostra posizione è sempre stata molto chiara: la salvaguardia dell’unità del Paese si garantisce anche attraverso il pieno rispetto del carattere unitario e nazionale del sistema di istruzione. Risulterebbe persino difficile ragionare di LEP per un sistema come la scuola, che non produce beni materiali o prestazioni facilmente misurabili, mentre è fondamentale, per la funzione che gli è affidata, metterlo in grado di agire con la massima efficacia proprio nelle aree di maggior difficoltà e disagio”.
Terremo aggiornati i nostri iscritti sugli sviluppi della questione, garantendo la strenua opposizione a derive che procedano in direzione contraria ai suddetti principi.