Massimo impegno per una conclusione positiva del negoziato sul contratto. Documento del Consiglio Generale nazionale
Il Consiglio Generale nazionale, che si è riunito oggi, 20 settembre, a Roma, ha votato al termine dei lavori un documento nel quale si dà mandato alla segreteria di proseguire il negoziato all’ARAN sul rinnovo del contratto, puntando a pervenire nel più breve tempo possibile a una sua positiva conclusione.
Di seguito e in allegato il testo del documento, approvato all’unanimità.
Il Consiglio Generale della CISL Scuola, riunito a Roma (Auditorium Carlo Donat-Cattin di via Rieti) il 20 settembre 2022, udita la relazione della segretaria generale Ivana Barbacci la approva, con i contributi emersi dal dibattito.
Nell’imminenza del voto per il rinnovo delle Camere, conseguente al loro scioglimento anticipato, il Consiglio Generale ribadisce con forza la necessità di un pieno riconoscimento del ruolo delle relazioni sindacali come fattore importante di rafforzamento della coesione sociale e di promozione della qualità e dell’efficacia dell’azione di governo. In un contesto di perdurante emergenza, a causa della pandemia e delle difficoltà economiche in gran parte legate agli eventi bellici conseguenti all’invasione dell’Ucraina, trovano piena conferma obiettivi e priorità che hanno fin qui caratterizzato l’azione del sindacato a livello confederale e di categoria.
Il Consiglio Generale assume e fa proprio, in quest’ottica, il contenuto dell’Agenda CISL per il nuovo governo (“Ripartire, insieme”), in cui si sottolinea come il proficuo e costante rapporto con le forze sociali, quale che sia il quadro politico determinato dai risultati elettorali, resti condizione indispensabile perché il Paese possa vincere le sfide cui è chiamato in un momento di difficoltà ma anche di opportunità, per superare divari e disuguaglianze che pandemia, crisi economica e guerra rendono ancora più accentuati. Il Paese, come sottolineato nelle considerazioni conclusive dell’Agenda CISL, ha infatti ancora forte bisogno di unità, coesione, stabilità per gestire l’emergenza e costruire una prospettiva economica e sociale che guardi all’interesse generale e al bene comune.
Il Consiglio Generale esprime pieno apprezzamento per il riferimento contenuto nell’Agenda alle principali priorità ed emergenze che interessano il mondo della scuola: dalla richiesta di garantire al sistema d’istruzione risorse stabili e adeguate, all’esigenza di valorizzare pienamente il personale sul versante retributivo e della stabilità del lavoro, alla rivendicazione di risorse aggiuntive per sostenere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
Per quanto riguarda i temi di più stringente attualità per l’azione sindacale, il Consiglio Generale richiama le criticità ancora una volta riscontrabili in avvio del nuovo anno scolastico, con la difficoltà a coprire le cattedre, (in maniera eclatante per il sostegno e per alcune discipline stem), nonché i posti di DSGA e di Dirigente scolastico, soprattutto in alcune realtà territoriali. Il Consiglio Generale denuncia il permanere di una percentuale ancora troppo elevata di lavoro precario, frutto di scelte evidentemente sbagliate in materia di reclutamento, scelte delle quali si impone una radicale revisione che le riconduca anche a quel contesto di coinvolgimento e condivisione dei percorsi innovativi esplicitamente indicato come via da seguire nel Patto per la Scuola.
Il Consiglio Generale, inoltre, è fortemente convinto che l’utilizzo delle ingenti risorse del PNRR, finalizzate tra l’altro al rilancio del sistema di istruzione e formazione nel suo complesso, vada sostenuto da efficaci politiche di investimento rivolte alla lotta alla dispersione scolastica, alla riduzione dei divari territoriali, allo sviluppo delle competenze digitali e all’implementazione delle competenze multilinguistiche e tecnico-scientifiche. In tale prospettiva il Consiglio ritiene indispensabile che siano garantiti il più ampio confronto e la massima trasparenza nell’utilizzo delle risorse assegnate alla Missione 4 del PNRR.
Sul tema delle carriere del personale docente, oggetto col D.L. 36/2022 e con il successivo D.L. 115/2022 di interventi rispetto ai quali sono state poste rilevanti obiezioni di metodo e di merito, preso atto che in sede di conversione del dl 36 sono state accolte solo in minima parte le richieste di modifica avanzate dalla CISL Scuola, il Consiglio Generale invita a proseguire con determinazione nell’impegno a ricondurre pienamente la materia alla disciplina negoziale. A tal fine, vanno richiamati alla coerenza dei fatti tutti i partiti che, in sede di confronto con i sindacati maggiormente rappresentativi, hanno dichiarato espressamente di condividerne le riserve e le critiche espresse su quei provvedimenti.
Il Consiglio Generale, mentre auspica che per il nuovo anno scolastico possano essere pienamente e serenamente garantite le condizioni per lo svolgimento in presenza delle attività didattiche, rileva come alle scuole siano pervenute indicazioni operative estremamente generiche, che ancora una volta scaricano sul personale scolastico, a partire dai Dirigenti, responsabilità eccessive, spesso estranee ai loro profili di competenza. Mentre permane l’insufficienza degli interventi cui gli enti locali sono tenuti per ciò che concerne i servizi di trasporto, per quanto riguarda la qualità dell’aria nelle aule ci si limita a suggerire l’apertura delle finestre, misura che peraltro mal si concilia con la sopravvenuta necessità di contenere, nei mesi invernali, i costi per il riscaldamento delle aule. Al fine di evitare che la ripresa delle attività scolastiche inneschi una nuova fase di diffusione dei contagi, con riflessi inevitabili sull’intera collettività, occorre che le scuole possano far conto su un’azione di costante monitoraggio e su tempestivi interventi da parte delle autorità competenti in campo sanitario.
Il Consiglio Generale, anche in considerazione delle forti ricadute che la netta ripresa delle dinamiche inflattive ha sul potere d’acquisto delle retribuzioni, ritiene necessario che si pervenga quanto prima al rinnovo del contratto nazionale di lavoro, per il quale occorre rivendicare lo stanziamento di risorse aggiuntive, insieme a un’eventuale diversa finalizzazione di risorse già disponibili, prevedendo, se necessario, clausole finalizzate a gestire opportunamente, in prospettiva, ulteriori stanziamenti. In tal senso, dà mandato alla segreteria nazionale per la prosecuzione del negoziato all’ARAN, con l’obiettivo di pervenire nel più breve tempo possibile a una sua positiva conclusione.